IL VENTO, LA FUGA E LA VITTORIA: FRAN MIHOLJEVIC FA BOTTINO PIENO ALLA TERZA TAPPA DEL GIRO DI SICILIA
Giornata da incorniciare quella di oggi, che porta il CTF sul gradino più alto del podio: nella frazione “del vento” tappa e maglia vanno al giovane Fran Miholjevic
Il finale della tappa era aperto a tutti gli scenari, ma l’assolo di Fran Miholjevic è stato comunque una grande sorpresa. È arrivato con le mani sul casco, incredulo e con gli occhi di chi tocca con mano un sogno che si realizza. Per Fran non è la prima vittoria ma ha comunque un sapore speciale. Quella di oggi, da Realmonte a Piazza Armerina, sembra una tappa tranquilla: dal gruppo esce una fuga di pochi elementi, il gruppo controlla a distanza, c’è vento, ma tutto fila liscio. La testa della corsa inizia poi a perdere qualche elemento, e man mano che ci si avvicina all’arrivo anche il gruppo dietro inizia ad aumentare la velocità. Una fuga impeccabile, che inizialmente riesce a mantenere stabile il vantaggio nonostante in testa al gruppo ci siano uomini con un’esperienza decennale. Impeccabile così come l’azione di Fran (se di azione si può parlare): senza nemmeno alzarsi sui pedali il croato allunga e dietro di lui solo un grande vuoto. Fran sa bene che deve correre di testa per non farsi prendere da un gruppo che pare più uno squalo alla rincorsa del pesciolino: ce la fa. Dalla linea d’arrivo si vede Fran che ha così tanto margine di vantaggio che può permettersi di controllare, ricontrollare e controllare di nuovo che dietro di lui non ci sia nessuno pronto a saltalo per precederlo. Com’è finita la tappa? Ha vinto Fran, ma ha rimescolato le carte in tavola conquistato anche la maglia di leader della classifica generale.
“Solo quando mancavano 500m ho capito che avrei vinto io. - confessa Fran - Sin dalla partenza sapevo di avere una buona gamba ed ero convinto che avrei potuto fare qualcosa. Ho aspettato il mio momento e sono riuscito ad entrare nella fuga di giornata. Non è stato semplice, oggi c’era molto vento, però sentivo di essere più fresco degli altri in testa alla corsa e me ne sono andato nel momento migliore. Ero concentrato a mantenere stabile il mio vantaggio sul gruppo, visto che sapevo che il finale sarebbe stato difficile. È ancora difficile da credere, però sono felice di aver dimostrato come tutto il duro lavoro, mio e della squadra, alla fine paga sempre”
Molto soddisfatti anche i DS in ammiraglia, Andrea Fusaz e Fabio Baronti:
“Già durante la riunione del mattino abbiamo insistito molto su quanto fosse fondamentale riuscire ad entrare nella fuga di giornata. Abbiamo fatto anche molta attenzione al vento, che sarebbe stato sempre contrario o laterale eccetto negli ultimi km dove diventava a favore, e avrebbe potuto quindi favorire gli uomini in fuga”.
E su Fran proseguono: “È stato molto bravo: si è sempre alimentato correttamente e ha sempre collaborato con gli altri fuggitivi. Nel finale era evidente che avesse delle energie che gli altri non avevano e la sua progressione è stata incredibile. Siamo molto contenti non solo per Fran ma per l’intera squadra. Raggiungere questi obiettivi ad una corsa come il Giro di Sicilia, con corridori del calibro di Nibali e Caruso dà molta soddisfazione. È una grande vittoria che conferma quanto il Cycling Team Friuli sia competitivo a livello giovanile”.
Una giornata da incorniciare tra le più belle della storia della squadra quella di oggi che resterà ben impressa a Fran, al CTF, e a tutto il gruppo che alla vigilia dell’Etna non è riuscito a riprendere il 19enne croato Fran Miholjevic.
Giornata da incorniciare quella di oggi, che porta il CTF sul gradino più alto del podio: nella frazione “del vento” tappa e maglia vanno al giovane Fran Miholjevic
Il finale della tappa era aperto a tutti gli scenari, ma l’assolo di Fran Miholjevic è stato comunque una grande sorpresa. È arrivato con le mani sul casco, incredulo e con gli occhi di chi tocca con mano un sogno che si realizza. Per Fran non è la prima vittoria ma ha comunque un sapore speciale. Quella di oggi, da Realmonte a Piazza Armerina, sembra una tappa tranquilla: dal gruppo esce una fuga di pochi elementi, il gruppo controlla a distanza, c’è vento, ma tutto fila liscio. La testa della corsa inizia poi a perdere qualche elemento, e man mano che ci si avvicina all’arrivo anche il gruppo dietro inizia ad aumentare la velocità. Una fuga impeccabile, che inizialmente riesce a mantenere stabile il vantaggio nonostante in testa al gruppo ci siano uomini con un’esperienza decennale. Impeccabile così come l’azione di Fran (se di azione si può parlare): senza nemmeno alzarsi sui pedali il croato allunga e dietro di lui solo un grande vuoto. Fran sa bene che deve correre di testa per non farsi prendere da un gruppo che pare più uno squalo alla rincorsa del pesciolino: ce la fa. Dalla linea d’arrivo si vede Fran che ha così tanto margine di vantaggio che può permettersi di controllare, ricontrollare e controllare di nuovo che dietro di lui non ci sia nessuno pronto a saltalo per precederlo. Com’è finita la tappa? Ha vinto Fran, ma ha rimescolato le carte in tavola conquistato anche la maglia di leader della classifica generale.
“Solo quando mancavano 500m ho capito che avrei vinto io. - confessa Fran - Sin dalla partenza sapevo di avere una buona gamba ed ero convinto che avrei potuto fare qualcosa. Ho aspettato il mio momento e sono riuscito ad entrare nella fuga di giornata. Non è stato semplice, oggi c’era molto vento, però sentivo di essere più fresco degli altri in testa alla corsa e me ne sono andato nel momento migliore. Ero concentrato a mantenere stabile il mio vantaggio sul gruppo, visto che sapevo che il finale sarebbe stato difficile. È ancora difficile da credere, però sono felice di aver dimostrato come tutto il duro lavoro, mio e della squadra, alla fine paga sempre”
Molto soddisfatti anche i DS in ammiraglia, Andrea Fusaz e Fabio Baronti:
“Già durante la riunione del mattino abbiamo insistito molto su quanto fosse fondamentale riuscire ad entrare nella fuga di giornata. Abbiamo fatto anche molta attenzione al vento, che sarebbe stato sempre contrario o laterale eccetto negli ultimi km dove diventava a favore, e avrebbe potuto quindi favorire gli uomini in fuga”.
E su Fran proseguono: “È stato molto bravo: si è sempre alimentato correttamente e ha sempre collaborato con gli altri fuggitivi. Nel finale era evidente che avesse delle energie che gli altri non avevano e la sua progressione è stata incredibile. Siamo molto contenti non solo per Fran ma per l’intera squadra. Raggiungere questi obiettivi ad una corsa come il Giro di Sicilia, con corridori del calibro di Nibali e Caruso dà molta soddisfazione. È una grande vittoria che conferma quanto il Cycling Team Friuli sia competitivo a livello giovanile”.
Una giornata da incorniciare tra le più belle della storia della squadra quella di oggi che resterà ben impressa a Fran, al CTF, e a tutto il gruppo che alla vigilia dell’Etna non è riuscito a riprendere il 19enne croato Fran Miholjevic.